TECH & POLICY INSIGHTS – Ottobre 2024

Nell’ultimo mese, l’Unione europea ha fatto passi importanti nel settore tecnologico e digitale, sia in termini di policy che nell’ambito dello sviluppo industriale. Una notizia chiave è l’annuncio di nuovi fondi che arrivano dal Consiglio europeo per l’innovazione: un investimento di ben 1,4 miliardi di euro nelle tecnologie deep tech per il 2025.

Ma non è tutto. La Commissione europea sta lavorando su più fronti. È in corso uno studio su come le nuove tecnologie potrebbero influenzare la regolamentazione del mercato digitale, con un occhio di riguardo al Digital Markets Act. Si sta lavorando anche alla predisposizione di linee guida per proteggere i più giovani online attraverso il Digital Services Act.

Con l’AI Act in via di attuazione, prosegue il lavoro dell’AI Office, che sta sviluppando il Codes of Practice for General Purpose AI model. Intanto, le aziende tech stanno facendo sentire la loro voce chiedendo alla futura Presidenza polacca del Consiglio dell’UE di mettere in primo piano l’innovazione digitale.

E per il futuro? La Commissione sta già pensando a un Digital Fairness Act per rendere i mercati digitali più equi, anche se dovremo aspettare almeno fino alla metà del 2025 per vedere le prime bozze.

Dall’altro lato dell’Oceano, negli Stati Uniti, il mese di ottobre ha visto importanti sviluppi nel campo della tecnologia, e in particolare dell’intelligenza artificiale. Il presidente Biden ha firmato una direttiva che spinge le agenzie militari e di intelligence ad adottare rapidamente l’IA per la sicurezza nazionale. Non si tratta solo di innovazione: la Casa Bianca ha anche presentato un nuovo memorandum sulla sicurezza nazionale legato all’IA, puntando su sistemi “sicuri, affidabili e degni di fiducia”. Inoltre, gli USA stanno stringendo la presa sugli investimenti in tecnologie critiche in Cina, con nuove regole che riguardano settori chiave come i semiconduttori e l’IA. E per concludere, San Francisco si prepara ad ospitare un summit globale sulla sicurezza dell’IA per la discussione di regolamenti e politiche comuni.


Le notizie più importanti

DdL Concorrenza, salta il contributo delle Big Tech

Il contributo richiesto (cd. fair share) dalle società di telecomunicazioni alle Big Tech per  sostenere gli investimenti e i costi di gestione della rete Internet non entrerà nella legge annuale per il mercato e la concorrenza. La remunerazione era da definirsi in una contrattazione privata tra le  parti, con l’AGCOM nel ruolo di garante. Gli emendamenti presentati dai partiti di maggioranza sono stati  giudicati inammissibili “per incompatibilità di materia”. È stato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ad anticipare l’introduzione della misura nel DdL Concorrenza. Di posizione contraria è  invece il sottosegretario di Stato all’Innovazione tecnologica Alessio Butti, che ha sempre espresso  numerose perplessità relativamente all’efficacia della misura.

Fonte: La Repubblica – Economia


Manovra 2025, stretta su bitcoin e web tax. L’annuncio del viceministro Leo in conferenza stampa

In occasione della conferenza stampa sulla manovra 2025, durante la quale sono intervenuti il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e il viceministro Maurizio Leo, è stato spiegato che per le plusvalenze da bitcoin si prevede un aumento della ritenuta dal 26% al 42%. Novità in arrivo anche sulla web tax: vengono eliminate le soglie al di sotto delle quali non si è tenuti al pagamento dell’imposta.

16 ottobre 2024

Fonte: Il Sole 24 Ore


G7: il comunicato congiunto della riunione ministeriale su Tecnologia e Digitale

Nella mattina di martedì 15 ottobre si è tenuta a Cernobbio, sotto la guida della Presidenza italiana del G7, la riunione ministeriale su Tecnologia e Digitale. Presieduto dal sottosegretario di Stato alla  Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti, il vertice ha visto  l’adozione da parte dei membri del G7 di un comunicato congiunto, frutto del percorso di  collaborazione iniziato a Trento durante la prima riunione ministeriale della Presidenza italiana e in  continuità con la Presidenza giapponese del 2023. La Presidenza italiana ha coordinato il gruppo di  lavoro per rafforzare la cooperazione globale nelle seguenti aree: (i) sviluppo e uso sicuro e  affidabile dei sistemi di Intelligenza Artificiale per il settore pubblico, (ii) fase pilota e  monitoraggio del Processo di Hiroshima sull’IA (iii) compendio sui servizi pubblici digitali; (iv) mappatura degli approcci di identità digitale.

15 ottobre 2024

Fonte: Dipartimento per la Trasformazione Digitale


G7 Garanti Privacy: approvate le dichiarazioni su IA e minori, circolazione dei dati, cooperazione internazionale

Si è concluso venerdì 11 ottobre il quarto appuntamento del G7 delle Autorità di protezione dei dati, coordinato dal Garante italiano. Le Autorità hanno convenuto sull’importanza di adottare garanzie adeguate per i minori nello sviluppo e nell’uso dell’intelligenza artificiale. Su questo tema, i Garanti hanno ribadito l’esigenza che la progettazione di tali tecnologie, ancor prima dell’uso, sia tale da porle davvero al servizio dell’uomo. Poiché il ruolo delle Autorità nella regolamentazione dell’IA è considerato determinante, si è concordato sull’opportunità di esprimere ai Governi l’auspicio del riconoscimento di un ruolo adeguato a queste Autorità nel sistema complessivo di governance dell’IA.

11 ottobre 2024

Fonte: Garante per la protezione dei dati personali


L’intelligenza artificiale al centro del G7 Concorrenza

Si è concluso venerdì 4 ottobre il G7 Concorrenza. Presieduto da Roberto Rustichelli, ai lavori hanno  partecipato le delegazioni antitrust e governative dei sette Paesi membri del gruppo, più quella della  Commissione europea, per un totale di 35 delegati. L’intelligenza artificiale, con i problemi di  concorrenza a essa legati, ha rappresentato il tema principale. Infatti, l’AGCM ha costituito un  gruppo di lavoro sull’intelligenza artificiale e ha portato al summit un documento tecnico, che è stato alla  base della discussione del primo giorno. Mentre, i lavori del secondo giorno hanno riguardato questioni di  policy. Il vertice si è chiuso con una dichiarazione congiunta sulla concorrenza digitale che prende le  mosse dai rischi per la società derivanti dall’avvento dell’IA, di cui si riconoscono anche grandi  prospettive per l’innovazione e la crescita economica.

4 ottobre 2024

Fonte: Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato


IT Wallet, arriva il portafoglio digitale

È terminata la sperimentazione del portafoglio digitale: dal 4 dicembre i cittadini italiani maggiorenni potranno utilizzarlo. Saranno dapprima 50 mila a partire dal 23 ottobre. Il 6 novembre la cifra salirà a 250 mila, per poi toccare il milione entro il 20 novembre. Attraverso l’app IO sarà possibile caricare i primi documenti: patente di guida, tessera sanitaria e carta europea della disabilità. Dopo i primi tre documenti ne saranno implementati altri, ad eccezione del passaporto.

16 ottobre 2024

Fonte: Corriere della Sera – L’Economia

 


L’editoriale del mese

In un editoriale apparso su Il Foglio mercoledì 2 ottobre e firmato da Carlo Alberto Carnevale Maffè, docente presso la SDA Bocconi, si legge che il Governo italiano, trovandosi a corto di risorse, si sta rivolgendo ai grandi fondi d’investimento, come BlackRock, per affrontare le sfide delle infrastrutture digitali. Nonostante  siano stati in passato bersaglio di critiche, oggi questi fondi sono considerati partner fondamentali  per lo sviluppo economico. L’Italia è in ritardo rispetto ad altri Paesi in termini di infrastrutture di calcolo  e data center, necessari per competere nel campo dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, la mancanza di  energia stabile e competitiva, unita ai costi elevati, ostacola l’attrattività del Paese. Per questo  motivo, le banche d’affari stanno mostrando interesse per investimenti in energia nucleare, cruciale per  sostenere i futuri data center. Il Sud Italia potrebbe essere un’opportunità strategica grazie alla sua  connessione internazionale, ma servono interventi strutturali, investimenti pubblici e formazione per  sviluppare le competenze necessarie. 

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