Adl Consulting è una società di consulenza strategica, public affairs e comunicazione istituzionale specializzata in attività di lobbying, advocacy e change management. Dal 2012 sosteniamo il decision-making basato sui dati e promuoviamo il #DigitalLobbying nel settore.
Il “Digital Lobbying Blog” è uno spazio digitale dove il nostro Team mette a disposizione di tutti i professionisti di settore approfondimenti su questioni emergenti nazionali e internazionali, innovazioni e best practice.
La nostra Academy è una piattaforma dedicata alla formazione di esperti in affari istituzionali e regolatori, dirigenti, giornalisti e collaboratori parlamentari. I nostri corsi, tenuti da docenti qualificati ed esperti di settore, formano figure professionali con un elevato grado di specializzazione, capaci di operare sul fronte delle relazioni istituzionali e dei public affairs attraverso tecniche e strumenti innovativi interdisciplinari.
Quale ruolo può avere l’Intelligenza Artificiale (IA) Generativa nei Public Affairs? Dopo aver identificato una serie di attività e mansioni dei professionisti dei public affairs, abbiamo provato a capire come possano essere supportate, facilitate o automatizzate attraverso l’utilizzo di strumenti di IA Generativa.
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Non si parla d’altro che di intelligenza artificiale (IA). Nei contesti più disparati e nei settori più diversi, l’intelligenza artificiale sta ponendo degli importanti punti di domanda su come possa migliorare la qualità del lavoro ma anche, potenzialmente, sostituire i professionisti in alcune delle loro mansioni.
L’impatto si preannuncia dirompente: secondo OpenAI (Eloundou, T., Manning, S., Mishkin, P. and Rock, D., 2023), la società proprietaria di ChatGPT, l’80% della forza lavorativa degli Stati Uniti verrà almeno parzialmente colpita dall’IA, mentre, secondo Goldman Sachs (Hatzius, J., Briggs, J., Kodnani, D., Pierdomenico, G., 2023), oltre 300 mln di posti di lavoro negli Stati Uniti sono a rischio automazione. In particolare, i settori amministrativo, legale, della comunicazione e delle pubbliche relazioni sono quelli identificati come maggiormente coinvolti da questa rivoluzione. Inoltre, se finora le rivoluzioni tecnologiche avevano automatizzato in misura maggiore i lavori manuali, ora si rivolgono prevalentemente ai cosiddetti knowledge jobs, ovvero i lavori non manuali che si fondano sull’elaborazione di conoscenza.
In questo contesto, l’IA potrebbe essere percepita solo come una minaccia per il mondo del lavoro e, in particolare, per il nostro ambito di interesse, ossia i public affairs. Tuttavia, con questo report, cerchiamo di promuovere una prospettiva differente. In ADL Consulting, infatti, crediamo nell’opportunità dell’innovazione per i public affairs, e la tecnologia è già parte integrante del nostro lavoro quotidiano. Siamo convinti che le piattaforme di knowledge management o gli stessi sistemi di intelligenza artificiale usati nel digital lobbying non siano da concepire come un “rimpiazzo” o un sostituto “artificiale” degli esseri umani, ma rappresentino degli assistenti formidabili per integrare, supportare e aiutare i professionisti nelle loro decisioni e nei loro pensieri “analogici”. In sintesi, un supporto per una intelligenza “aumentata”.
A partire da questo approccio, abbiamo deciso di affrontare la sfida posta dall’IA con consapevole entusiasmo, cercando di comprendere come i sistemi di IA Generativa (ai quali appartiene, ad esempio, il popolare ChatGPT) possano facilitare e migliorare il lavoro quotidiano nei public affairs.
Come precisiamo nel corpo dell’articolo, siamo consapevoli che l’IA Generativa sia una nicchia dell’intero e sfaccettato settore dell’IA e che altre tipologie di questa tecnologia, come quelle impiegate per l’analisi dei dati, possano essere altrettanto utili per il settore dei public affairs. Tuttavia, la scelta dell’IA Generativa è dovuta alla facilità di utilizzo di questi strumenti, alla loro vasta disponibilità e anche al pubblico di riferimento, ossia dei professionisti dei public affairs, il cui campo di expertise è spesso diverso da quello dell’IA. Futuri approfondimenti e analisi su altre tipologie di IA potranno esplorare ciò che non viene trattato in questo articolo.
Dopo una sezione teorica sul concetto di IA Generativa, riportiamo una serie di possibili utilizzi pratici di diversi tool di IA come la redazione di policy papers, la creazione di immagini, e l’analisi di testi. Concludiamo, poi, con una serie di valutazioni sugli scenari futuri.
Negli ultimi mesi, c’è stata una accesa discussione sui siti di informazione e sui social network riguardo ChatGPT o le immagini “bizzarre”, ma credibili, generate con l’intelligenza artificiale. Come precisato prima, questi strumenti rappresentano solo una parte dell’ampio spettro dell’intelligenza artificiale, e fanno riferimento alla cosiddetta intelligenza artificiale “generativa”.
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L’intelligenza artificiale generativa, o IA generativa, è un sottoinsieme dell’IA, e in particolare delle tecnologie di Deep Learning e Machine Learning, che permette la creazione di nuovi contenuti di diversa tipologia, come testi, immagini, musica, grafici, slides, e molto altro. I sistemi di IA generativa sono addestrati su una immensa mole di immagini o testi e utilizzano tecniche come le reti neurali convoluzionali (CNN), sistemi di NLP (Natural Language processing) per le immagini o i modelli di trasformazione per i testi (come GPT-4) per generare nuovi contenuti a partire dagli esempi di addestramento.
Oltre ai numerosi benefici in termini di creazione di contenuti, è tuttavia essenziale menzionare i rischi esistenti. In particolare, i dataset su cui sono addestrati i sistemi di IA possono contenere informazioni errate, dati sensibili o riprodurre i bias degli esseri umani; questi “difetti” vengono poi perpetuati dai sistemi di IA nella generazione di contenuti. In altri termini, dalla qualità dell’input dei dati di training dipende la qualità dell’output dei sistemi di IA.
Rispetto al mondo dei public affairs, è particolarmente importante tenere a mente questi potenziali rischi, riconoscendo che i contenuti prodotti dai sistemi di IA potrebbero non essere accurati o, ancora peggio, contenere informazioni false e, quindi, usati per dare vita intenzionalmente a fake news.
Inoltre, rispetto a ChatGPT, che sarà particolarmente importante per la nostra analisi, data la sua popolarità e facilità di utilizzo, è bene riportare che, oltre ai dataset di training, è attiva da maggio 2023 la possibilità di web browsing, grazie alla quale il chatbot può navigare su Internet per trovare informazioni aggiornate. Si tratta di una novità di particolare rilievo per il mondo dei public affairs, in quanto permette di includere nelle ricerche le notizie più recenti, e non solo quelle fino alla fine del 2021, come accadeva prima. La funzione è disponibile in ChatGPT Plus, la versione a pagamento che abbiamo utilizzato per questo report.
Infine, precisiamo che ChatGPT è stato utilizzato con la funzione “Chat history & training” disattivata al fine di evitare qualsiasi salvataggio dei dati inseriti per possibile training del chatbot e, quindi, tutela della privacy dei dati. Tale funzione è stata abilitata globalmente ad aprile 2023 da OpenAI dopo il ban in Italia deciso dal Garante Privacy.
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Con riferimento all’IA Generativa, abbiamo selezionato una serie di task e mansioni dei professionisti dei public affairs che possono essere supportate, facilitate o automatizzate attraverso l’utilizzo dell’IA. Per ciascuno di questi usi, abbiamo identificato alcuni tool o software di IA adeguati ed effettuato dei casi di prova, che sono riportati di seguito.
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Seppur consapevoli che lo spettro delle attività del settore dei public affairs sia notevolmente più vasto, le mansioni che abbiamo identificato sono alcune di quelle quotidiane, più ricorrenti e dispendiose in termini di tempo; dunque, un supporto al loro svolgimento o una possibile automazione rappresentano delle opportunità importanti. Da ultimo, ridurre le energie impiegate su questo tipo di attività permette anche di riallocarle su tutte le altre attività più “qualitative” e che necessitano della intelligenza emotiva, della sensibilità e della comprensione specifica dei professionisti.
Applicazioni pratiche dell’IA Generativa
Per questo task è possibile utilizzare ChatGPT, il chatbot sviluppato da OpenAI, nella versione Plus, la più recente e aggiornata. La scelta di questo tool è ragionata e allineata al tipo di tecnologia impiegata da questa IA, che si identifica come un modello “Generative Pre-trained Transformative” (da cui “GPT”), capace di generare risposte testuali a partire da input di testo forniti dall’utente grazie all’addestramento su una vasta serie di dati. In tal senso, la generazione di testi secondo stili e modelli differenti è l’utilizzo principale del chatbot.
Per questo caso specifico, lo scenario immaginato è la redazione di un policy paper sulle tecnologie di sorveglianza biometrica di massa per un’azienda del settore tech.
Come illustrato nel video seguente, è stato prima fornito un prompt dettagliato sul tema scelto perché l’IA fornisse un outline plausibile del policy paper. Successivamente, per ottenere una redazione di testo per il policy paper finale, sono stati inseriti prompt del tipo “Ora scrivi la sezione dedicata a [titolo paragrafo]. Il tono deve essere asciutto e strutturato in maniera facile da leggere” dove in [titolo paragrafo] sono stati inseriti i titoli forniti da ChatGPT per l’outline in risposta al primo prompt. Grazie a questo metodo, è possibile ottenere dei testi specifici e dettagliati per ciascuno dei paragrafi della struttura delineata dall’IA stessa.
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Il risultato finale è abbastanza soddisfacente: identifica i punti essenziali rispetto al tema analizzato e, grazie alla funzione web browsing, fornisce anche aggiornamenti sullo stato attuale della regolamentazione. Tuttavia, è possibile rilevare anche una certa generalità e vaghezza degli argomenti sviluppati, specialmente nella sezione di proposta di policy plausibili. In tal senso, immaginiamo che i testi prodotti da ChatGPT per task simili possano essere adottati come base di partenza nella scrittura di policy paper, specialmente nelle sezioni puramente informative, da parte dei professionisti dei public affairs, ai quali è richiesto di affinare il risultato finale.
Anche per la lettura di articoli e la conseguente analisi o rielaborazione, l’uso dell’IA può fornire un contributo importante, velocizzando il processo di lettura e sintesi. Per questa mansione, è possibile utilizzare ChatGPT con il plugin “Link Reader” – facilmente installabile nella versione Plus del chatbot – che, leggendo i testi presenti in qualsiasi link, permette di utilizzarli poi per le richieste dei professionisti dei public affairs, come riassunti, estrazione di parole chiave, e suggerimenti di punti da approfondire.
Nel nostro caso, come mostrato nella figura in basso, abbiamo chiesto a ChatGPT di leggere l’articolo “Come stiamo provando a regolare il settore delle intelligenze artificiali” de “Il Post” e di fornire prima un riassunto e poi le parole e i concetti chiave da tenere in considerazione come società di public affairs interessata al settore del digitale.
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Sebbene il riassunto fornito sia ottimo poiché coerente all’articolo analizzato, i bullet point risultano piuttosto generali. Un uso simile può significativamente aiutare un professionista dei public affairs, ma è importante segnalare che una conoscenza di base dell’argomento degli articoli e, soprattutto, la capacità di saper formulare le domande giuste attraverso il prompting – ossia rilevanti per ciò che è di interesse e adeguate agli articoli in esame – sono essenziali per un utilizzo adeguato del tool di IA. In definitiva, questo plugin è uno strumento molto utile per ridurre i tempi di lettura e velocizzare le mansioni di sintesi e rielaborazione che sono spesso di grande rilievo.
L’analisi e la rielaborazione di documenti è un’altra delle mansioni essenziali di un professionista dei public affairs. Per questo ambito, l’IA Generativa può essere particolarmente utile attraverso il plugin “AI Pdf” di ChatGPT, che permette di fornire l’accesso a un pdf salvato sul proprio Google Drive o in altre posizioni su internet e di farne riassunti, analisi e altre rielaborazioni.
Nel nostro caso, dopo aver caricato il file del policy paper sulla sorveglianza biometrica di massa, abbiamo chiesto al plugin di fornire un riassunto del testo e poi di scrivere un comunicato stampa immaginando che il testo fosse stato redatto da un centro studi di una società di public affairs. Di seguito i risultati ottenuti.
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I risultati sono buoni: il riassunto coglie efficacemente i punti essenziali mentre il comunicato stampa rappresenta un’ottima base di partenza per una successiva e necessaria rielaborazione da parte di un professionista. Immaginiamo questo uso particolarmente utile come supporto nella sintesi e nella lettura di vasti documenti finalizzati alle attività di ricerca, monitoraggio e analisi di policy.
Uno degli utilizzi più diffusi dell’IA Generativa è la creazione di contenuti, sia testuali che di immagini, per i social media, specialmente nei settori del marketing e dell’advertising. In particolare, la scrittura dei copy, ossia dei testi per i social media, può essere efficacemente migliorata dall’utilizzo dell’IA, calibrando tono, stile e pubblico alle diverse piattaforme. Nei public affairs, la scrittura di copy può risultare di grande utilità sia per le pagine delle società di consulenza che nelle attività di supporto alle aziende clienti. A tal fine, Copy.ai rappresenta un tool utile e adeguato, ottimizzato per la scrittura di contenuti in grado di generare engagement e visibilità.
Nel nostro caso, abbiamo chiesto al tool di scrivere i copy per due post per LinkedIn e Instagram per sponsorizzare l’uscita del policy report sulla sorveglianza biometrica di massa. In particolare, al tool è stato richiesto di adottare toni e stile ai pubblici e alle caratteristiche differenti dei due social media. Di seguito i copy ottenuti.
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I testi forniti hanno un buon livello, rispondono a tutti i punti dei prompt dettagliati forniti e, soprattutto, aggiustano adeguatamente il tono alle diverse piattaforme di uso, ossia LinkedIn e Instagram. Tuttavia, è anche possibile rilevare una eccessiva aderenza al prompt fornito e, quindi, una scarsa capacità “creativa” del tool utilizzato. In generale, comunque, Copy.ai può risultare particolarmente utile per fornire testi di partenza per una successiva elaborazione dei professionisti della comunicazione o anche di grande utilità per dei professionisti dei public affairs meno avvezzi alle forme di comunicazione social.
Tra gli usi più popolari dell’IA negli ultimi mesi, la generazione di immagini è sicuramente uno dei più diffusi. Tools come Midjourney, DALL-E e Stable Diffusion permettono di generare immagini a partire da una semplice descrizione testuale fornita dall’utente. Nei public affairs, queste immagini possono essere utilizzate come copertine o illustrazioni di policy paper, nelle newsletter e anche per i social media. Le potenzialità sono davvero importanti: chiunque ha la possibilità di produrre immagini o grafiche per arricchire i propri lavori. Per la nostra analisi, abbiamo scelto di utilizzare Midjourney 5.2, tool accessibile tramite la piattaforma Discord anche gratuitamente.
Nel nostro caso, abbiamo chiesto a Midjourney di generare una grafica che serva da copertina per il policy paper sulla sorveglianza biometrica di massa menzionato precedentemente. In particolare, il testo del prompt deve essere particolarmente accurato, indicando oggetto, stile, colori e prospettiva dell’immagine che si vuole ottenere. Inoltre, per Midjourney, al momento è necessario scrivere i prompt in lingua inglese.
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Le immagini realizzate da Midjourney hanno un’ottima qualità e rispondono bene al prompt inserito. In generale, comunque, l’utilizzo di uno strumento come Midjourney può essere molto utile se i prompt forniti riescono a descrivere con precisione l’immagine e le caratteristiche tecniche desiderate. Tuttavia, allo stato dell’arte, Midjourney e altri software di generazione immagini permettono uno scarso livello di personalizzazione, quindi potrebbero non essere adeguati a chi, nei public affairs, vuole perseguire una linea grafica chiara e personalizzata. Inoltre, è fondamentale precisare che una buona conoscenza delle tecniche di prompting è necessaria per poter ottenere immagini di livello soddisfacente.
La creazione di slide efficaci, sintetiche e graficamente apprezzabili è un’altra delle attività essenziali per i professionisti dei public affairs. Anche in questo caso l’IA può venire in aiuto, permettendo di generare slide a partire da un semplice testo o, addirittura, da un semplice prompt sul tema. Tra i vari tool interessanti, abbiamo scelto di utilizzare il sito Gamma nella funzione “Text to slides”.
In particolare, dopo aver caricato l’intero testo del policy brief sulla sorveglianza biometrica di massa, abbiamo chiesto di creare delle slide riassuntive. Gamma, in totale autonomia, estrae i frammenti di testo rilevanti, organizza le informazioni e crea layout e grafica della presentazione. Successivamente, è possibile editare le slides create sia manualmente che con l’ausilio di un chatbot di intelligenza artificiale. Di seguito, un video esplicativo della generazione di slide con Gamma.
Seppur in versione beta, il tool produce un risultato promettente sia dal punto di vista delle informazioni estratte che dell’organizzazione grafica. Tuttavia, ignorano alcuni elementi importanti e hanno alcune grafiche poco adeguate agli scopi che dovrebbero perseguire. In ogni caso, forniscono una buona organizzazione iniziale delle informazioni e una buona linea grafica, che favoriscono e velocizzano la fase iniziale di elaborazione e organizzazione per un professionista dei public affairs, al quale è comunque richiesto un contributo significativo per un risultato finale soddisfacente. Al momento, immaginiamo l’utilizzo di tool simili come supporto, ma è anche bene precisare che lo sviluppo rapido potrà portare questa funzionalità ad un livello molto accurato per cui basterà qualche lieve modifica di personalizzazione alle slides generate dopo aver, semplicemente, inserito un testo. Tra l’altro, è questione di mesi perché funzioni simili vengano integrate nei tradizionali software di editing di slide, come PowerPoint et similia.
La scrittura di testi in inglese è ormai una priorità per i professionisti del public affairs nello svolgimento delle attività quotidiane di studio e analisi. Tuttavia, non essendo la lingua madre per molti, può essere utile fare ricorso all’utilizzo di strumenti a supporto della traduzione o correzione di un testo. In tal senso, il tool QuillBot è una risorsa utile che consente di riformulare i testi in inglese in modo più rapido ed efficace.
Nel nostro caso, abbiamo chiesto allo strumento di IA di parafrasare e migliorare un testo scritto per una rassegna in inglese da girare ad un cliente o a un decision-maker.
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La qualità del testo riformulato è buona, il chatbot ha migliorato alcune forme poco naturali del testo originale. Tuttavia, è sempre consigliabile sottoporre il testo a un’ulteriore fase di editing e proofreading da parte di un professionista prima di inviarlo al cliente, al fine di garantire un livello di qualità ottimale. In generale, questo strumento può notevolmente accelerare il processo di scrittura dei testi, offrendo un valido supporto nella redazione di contenuti in lingua inglese.
L’articolo rappresenta una rassegna essenziale ma ragionata di possibili usi, al momento, dell’IA generativa per alcune delle mansioni essenziali del settore dei public affairs. Dopo aver identificato alcune attività che possono essere supportate, velocizzate o automatizzate dall’IA, abbiamo selezionato strumenti facilmente accessibili online ed eseguito una serie di simulazioni razionali.
Allo stato dell’arte, non è facile stabilire l’impatto dell’IA generativa sul settore dei public affairs. Ci sono diversi fattori da considerare, come la rapidità di sviluppo di questi strumenti, i crescenti investimenti nel settore, oltre che alle lunghe tempistiche di adattamento delle organizzazioni complesse – come le Istituzioni o una grande società – ai nuovi processi e alle grandi trasformazioni tecnologiche. Solo un anno fa sarebbe stato, probabilmente, impensabile che chiunque potesse delegare ad un chatbot di IA la scrittura di un policy paper e ottenere un risultato soddisfacente. Ora, è forse ancora più complesso capire se e quando potrà diventare la normalità.
Tuttavia, come dimostrato anche in questo articolo, le opportunità e le potenzialità degli strumenti di IA generativa sono rilevanti e diventa prioritario per i professionisti del public affairs tenere il passo con il loro sviluppo.
Di conseguenza, sarà necessario ripensare sia la formazione specialistica dei professionisti che i processi e le attività del settore dei public affairs. Siamo infatti consapevoli che il ruolo di guida e le competenze dei professionisti saranno decisive per un’interazione di valore con l’intelligenza artificiale. Immaginiamo, infatti, non una competizione persona – macchina ma, come già accaduto in altre rivoluzioni tecnologiche, una collaborazione che aggiunga qualità e valore al lavoro umano.
Per concludere, in ADL Consulting sposiamo il pensiero, condiviso anche da diversi esperti, che i professionisti, sia nei public affairs che in altri settori, non rischino di essere sostituiti dall’intelligenza artificiale, ma di essere superati da coloro che saranno capaci di comprenderla e usarla al meglio. Di fronte a un cambiamento tecnologico con implicazioni sociali, culturali ed economiche, è probabile che i professionisti che saranno capaci di coglierne le opportunità guadagneranno un importante vantaggio competitivo, migliorando la qualità e aumentando la velocità del proprio lavoro. In sintesi, anche con l’avvento dell’IA, competenza, intelligenza emotiva e sensibilità resteranno cruciali.
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A cura di
Lorenzo Ancona, Giulia Geneletti
Advisor
Marialessandra Carro, Valentina Cino, Pietro Quercia
Intern
Student Intern
Communication & Digital Lobbying Strategist presso Adl Consulting
Policy Consultant at Adl Consulting