Irene Tinagli
Manca una cultura della trasparenza delle lobby

 

La condivisione dei dati, la partecipazione dei cittadini e la trasparenza delle azioni pubbliche dovrebbero essere i principi guida delle istituzioni intese come “case di vetro”. Tuttavia, siamo piuttosto lontani da questa visione ideale, e il dibattito sui confini della trasparenza a favore della riservatezza è ancora aperto. Quale potrebbe essere il punto di delicato equilibrio tra queste due esigenze? Nella visione che ha maturato nel corso della sua esperienza parlamentare e politica, in che modo e in quale misura la trasparenza può aggiungere qualità e valore al processo legislativo e decisionale?

Irene Tinagli
Parlamentare Europea, Economista, PhD in Public Policy

In Italia in realtà siamo molto avanti su alcune dimensioni della trasparenza: i dati relativi ai parlamentari, le loro dichiarazioni patrimoniali, i finanziamenti ricevuti in campagna elettorale e le attività in Parlamento: tutto è registrato e disponibile al pubblico tramite open data. Dove invece siamo indietro è sul processo legislativo e sul rapporto tra istituzioni e gruppi di interessi. Manca una legge di regolamentazione delle lobby e, più in generale, una cultura della trasparenza su questo fronte.

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