Adl Consulting è una società di consulenza strategica, public affairs e comunicazione istituzionale specializzata in attività di lobbying, advocacy e change management. Dal 2012 sosteniamo il decision-making basato sui dati e promuoviamo il #DigitalLobbying nel settore.
Il “Digital Lobbying Blog” è uno spazio digitale dove il nostro Team mette a disposizione di tutti i professionisti di settore approfondimenti su questioni emergenti nazionali e internazionali, innovazioni e best practice.
La nostra Academy è una piattaforma dedicata alla formazione di esperti in affari istituzionali e regolatori, dirigenti, giornalisti e collaboratori parlamentari. I nostri corsi, tenuti da docenti qualificati ed esperti di settore, formano figure professionali con un elevato grado di specializzazione, capaci di operare sul fronte delle relazioni istituzionali e dei public affairs attraverso tecniche e strumenti innovativi interdisciplinari.
Prima e dopo le elezioni per il Parlamento europeo, l’Unione Europea ha proseguito i suoi sforzi nella regolamentazione digitale, con particolare enfasi sull’Intelligenza Artificiale (IA).
Con l’AI Act che verrà pubblicato nella prima metà di luglio e alcune delle sue norme in vigore già da inizio agosto, l’UE ha dato inizio ai lavori per l’applicazione del regolamento. In particolare, è stata definita la struttura interna dell’AI Office con l’italiana Lucilla Sioli a capo e cinque diverse unità, rispettivamente sull’eccellenza dell’IA e la robotica, la regolamentazione, la sicurezza, le politiche di innovazione, e l’IA al servizio della società. L’AI Office impiegherà un totale di 140 professionisti con profili diversi, inclusi tecnici, giuristi ed economisti.
Molto dibattuta è stata anche la proposta di regolamento per contrastare la diffusione online di contenuti che includono abusi sessuali su minori (child sexual abuse material). In particolare, le organizzazioni della società civile hanno criticato la norma che prevederebbe l’accesso ai messaggi criptati per le autorità giudiziarie. A causa delle divergenze, il regolamento è ora in stallo e non sembra essere una priorità della prossima presidenza del consiglio ungherese.
Da ultimo, prosegue l’applicazione di Digital Markets Act (DMA) e Digital Services Act (DSA), con diverse investigazioni e procedure nei confronti di alcune delle maggiori aziende tecnologiche.
Le notizie più importanti
Nel comunicato finale, diffuso a conclusione del G7 dei Leader, che si è svolto presso il resort Borgo Egnazia, a Savelletri (BR), sono sviluppati gli impegni che i sette Stati membri intendono realizzare al fine di rispondere con efficacia alle contemporanee sfide globali. Con una premessa sulla necessità di rispettare i principi democratici, lo stato di diritto e il multilateralismo, gli Stati si sono impegnati a garantire una governance globale più efficace, inclusiva ed equa, accelerare le transizioni digitale ed energetica e promuovere una crescita economica globalebasata sulla stabilità finanziaria.
Tra i numerosi temi affrontati nel corso del Vertice, l’Intelligenza Artificiale ne rappresenta uno dei principali. Gli Stati intendono promuovere un’IA sicura e affidabile e perseguire una trasformazione digitale inclusiva e incentrata sull’uomo, massimizzando i benefici e mitigando i rischi, in linea con i valori democratici e il rispetto dei diritti umani. Riconoscendo l’importanza di proseguire a partire da quanto è emerso nell’ambito del Processo di Hiroshima sull’IA e sui successivi traguardi, verranno intensificati gli sforzi per migliorare l’interoperabilità tra i diversi approcci di governance. Per far sì che venga adottato un approccio basato sul rischio, sarà intensificato il coordinamento sull’evoluzione delle normative nazionali. Sviluppato in collaborazione con l’OCSE, si attende l’introduzione di un framework per il monitoraggio del Codice internazionale di condotta per le organizzazioni che sviluppano sistemi avanzati di IA in vista della riunione dei Ministri dell’Industria e della Tecnologia prevista in ottobre.
Inoltre, affinché l’IA contribuisca a far crescere la produttività dei lavoratori, si prevede di lanciare un Piano d’Azione sul ricorso all’IA nel mondo del lavoro. Tra le altre cose, gli Stati hanno invitato le Autorità di concorrenza nazionali a monitorare lo sviluppo dell’industria dell’IA, con l’obiettivo di individuare eventuali profili problematici e prevenire in tempo gli effetti distorsivi della concorrenza.
Venerdì 14 giugno 2024
Fonte: G7 Italy
Nella giornata di mercoledì 19 giugno è stata aperta una procedura di infrazione per deficit eccessivo nei confronti di Italia, Francia, Belgio, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia. Entro due settimane il Consiglio Europeo dovrà dare il suo via libera. Seguirà l’apertura formale della procedura, anche se la raccomandazione con le misure correttive verrà pubblicata soltanto a novembre. Nel frattempo, si attende da Bruxelles la “traiettoria tecnica” da seguire in vista della definizione dei piani nazionali sul percorso di rientro e aggiustamento, che dovrà essere inviato alla Commissione entro il 20 settembre. Secondo uno studio effettuato dal think tank Bruegel, l’Italia dovrà assicurare un aggiustamento di bilancio in termini strutturalipari allo 0,6% del Pil l’anno in sette anni (circa 12 miliardi), oppure pari all’1,1% nel caso di piani quadriennali (22 anni). Per poter usufruire dell’estensione a sette anni, sarà necessario presentare un piano di riforme e investimenti in linea con le raccomandazioni Ue.
Mercoledì 19 giugno 2024
Fonte: La Stampa
Si è riunito a Palazzo Chigi, nel pomeriggio di giovedì 20 giugno, il Consiglio dei Ministri. Su proposta della Presidente Giorgia Meloni, del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, è stato approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico. In particolare, il decreto istituisce, presso il MIMIT, il Comitato tecnico per le materie prime critiche e strategiche. Ogni tre anni è sottoposto all’approvazione del CITE un Piano Nazionale delle materie prime critiche, in cui sono indicate le azioni da intraprendere e le fonti di finanziamento disponibili, nonché gli obiettivi attesi. Tra le altre cose, viene introdotto il Piano di recupero di materie prime dai rifiuti di estrazione storici. Sempre al MIMIT si istituisce un Registro nazionale delle aziende e delle catene del valore strategicheper fini di monitoraggio, misurazione del fabbisogno nazionale e conduzione di prove di stress.
Giovedì 20 Giugno 2024
Fonte: Governo
Nella riunione del Consiglio dei Ministri che si è svolta giovedì 20 giugno è stato approvato un disegno di legge che introduce disposizioni in materia di economia dello spazio. Le nuove norme prevedono che tutte le attività spaziali condotte da operatori di qualsiasi nazionalità, nel territorio italiano, o da operatori nazionali, al di fuori del territorio italiano, vengano prima autorizzate dall’Autorità responsabile (Presidente del Consiglio dei Ministri o l’Autorità delegata alle politiche spaziali o aerospaziali), previa istruttoria dell’ASI e del COMINT, salvo che nel caso in cui l’attività sia munita di autorizzazione rilasciata da altro Stato e riconosciuta in Italia. Viene affidata ad ASI la vigilanza sulle attività condotte da ciascun operatore spaziale. Sono immatricolati nel registro nazionale di immatricolazione degli oggetti lanciati nello spazio extra-atmosferico gli oggetti spaziali rispetto ai quali l’Italia risulti unico Stato di lancio. Si prevede anche un registro complementare per iscrivere gli oggetti spaziali non immatricolati in Italia di cui un operatore di nazionalità italiana acquisisca la gestione o proprietà in orbita o su un corpo celeste. Tra le altre cose, si introduce il Piano nazionale per l’economia dello spazio e si istituisce il Fondo per l’economia dello spazio, di durata pluriennale, destinato alle attività di economia dello spazio, la commercializzazione dello spazio e l’utilizzo commerciale delle infrastrutture spaziali nazionali. Infine, si introducono disposizioni speciali di deroga in materia di contratti pubblici, volte ad agevolare l’accesso delle PMI al settore delle attività spaziali e delle tecnologie aerospaziali.
Nella mattina di venerdì 31 maggio, in occasione della Relazione annuale 2023 di Banca d’Italia, nelle sue considerazioni finali, il governatore di Banca d’Italia Fabio Panetta ha ribadito il suo appello alle banche a «non abbassare la guardia», al fine di arrivare preparati dinanzi alle tensioni che potrebbero presentarsi in futuro. Panetta ha anche esortato le banche a riconoscere le perdite attese sui crediti che saliranno nel prossimo biennio e a tenere sotto controllo la liquidità, visto anche il rialzo del costo della raccolta. Per quanto riguarda le sfide globali, l’Europa deve rafforzare la sua capacità di azione comune. Secondo Panetta, «l’avanzamento dell’integrazione europea è la risposta ai mutati equilibri geopolitici e al rischio di irrilevanza cui i singoli Stati membri sarebbero altrimenti condannati dalla cruda aritmetica dei numeri». Il Governatore ha anche detto che decisi aumenti dei tassi di occupazione «potrebbero arrivare a controbilanciare gli effetti del calo demografico e mantenere invariato il numero degli occupati». Ha aggiunto che il sostegno all’occupazione potrebbe derivare dall’immigrazione. Sui giovani: «Molti hanno cercato migliori prospettive di lavoro». Per quanto riguarda la stagnazione sostiene che un’inversione di tendenza è possibile. Tuttavia, avverte che la nostra economia soffre ancora di problemi gravi, alcuni radicati e di difficile soluzione, tra cui il ritardo economico del Sud e l’elevato debito pubblico. Si è espresso anche sulla necessità di utilizzare al meglio le risorse del PNRR, per risollevare la crescita potenziale dell’economia.
Venerdì 31 Maggio 2024
Fonte: Ansa
L’editoriale del mese
In un editoriale apparso su Repubblica lunedì 24 giugno, a firma di Piero Cipollone, membro del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea, si legge che l’euro rappresenta una forma di libertà in quanto garantisce ai cittadini il diritto di acquistare o vendere beni e servizi in qualsiasi Stato dell’area dell’euro. Cipollone sottolinea che, anche se la maggior parte degli europei vuole poter scegliere di continuare ad usare contante come opzione di pagamento, non esiste ancora uno strumento equivalente per i pagamenti digitali. Da qui un limite per la nostra libertà in un mondo che sta diventando sempre più digitale. In alcuni Paesi dell’eurozona è possibile ricorrere a metodi di pagamento locali per effettuare pagamenti elettronici nei negozi, ma nella maggior parte di essi queste soluzioni nazionali non sono disponibili. Per superare queste limitazioni, la Bce sta lavorando all’euro digitale, strumento di pagamento che offrirebbe ai consumatori una scelta in più per pagare. Come le banconote, offrirebbe agli europei la libertà di utilizzare un unico mezzo di pagamento pubblico, accettato in tutta l’area dell’euro. Tra le altre cose, garantirebbe una maggiore privacy rispetto agli standard tipicamente offerti dal mercato e crescerebbe il grado di concorrenza in un settore attualmente dominato da pochi, grandi, operatori non europei, riducendo così i costi per gli esercenti e i consumatori. Cipollone chiude così: “Accogliamo con favore il dibattito democratico in corso e continueremo a confrontarci con tutti i soggetti interessati. In un mondo in rapido cambiamento e con crescenti tensioni geopolitiche, occorre mantenere lo slancio. Insieme, possiamo far sì che l’euro, la nostra moneta unica, sia pronto per l’era digitale e continui a sostenere le libertà care a tutti gli europei”.